Shots to tell

ShotsToTell è la collana di libri fotografici ideata per pubblicare parte dei progetti più interessanti realizzati in giro per il mondo. La filosofia che sta alla base dell’idea è quella di aggiungere alle immagini un testo per raccontare al pubblico l’esperienza dell’autore vissuta durante lo sviluppo del progetto.

2022 Volume 05 pagine 86-95

Progetto “Un mondo migliore e’ possibile”

Un mondo migliore e’ possibile

Ho da sempre subito il fascino delle superfici specchianti, mentre ho sempre pensato quanto in esse si manifesti la natura ambigua delle immagini. Nella storia infatti lo specchiarsi è sempre stato la metafora di un atto riflessivo della mente, quindi affine al pensiero, ma anche possibile vettore di un’alterità, un mondo altro dal quale possono affacciarsi creature pericolose ed al tempo stesso attraenti, seduttive, che veicolano messaggi visivi di straordinaria bellezza.

Nella mutevolezza di questi riflessi cerco la “verità” dell’esistenza, nelle sue possibili trasformazioni e deformazioni, quindi una realtà, conscia od inconscia essa sia, dove i colori e le forme trovano nuovi equilibri estetici che esprimono l’inesprimibile a parole. Ma non si riflette mai abbastanza sul fatto che non vediamo mai il nostro volto e parzialmente il nostro corpo; vi entriamo in relazione veramente sempre osservando le reazioni che suscitiamo negli altri, poi soprattutto dalla sensibilità propriocettiva e dalle sensazioni di piacere o dolore. Così è la superficie specchiante, qualsiasi significato essa abbia, a darci un primo vero indizio di totalità ideale, ma sempre col mistero del dubbio e della frammentazione, e per me, cercare nuove forme compositive, è come trovare nuovi organismi di una vita possibile.

Quindi adesso, tra le possibili definizioni delle superfici specchianti che ho intrapreso nelle mie precedentemente ricerche fotografiche, ho privilegiato questa: essere la superficie specchiante come un possibile passaggio verso un universo alternativo, l’accesso quindi ad un potere divinatorio, specialmente quando tale superficie sia costituita da acqua ferma, profonda, scura, acquisendo così la capacità di materializzare visivamente eventi passati e futuri. Un mondo misterioso cerca di entrare in contatto con noi, poiché il mondo reale è diventato invivibile, mostrandoci che le fluttuazioni, i galleggiamenti e le increspature dell’acqua possono essere anche un rifugio meditativo, un vero sollievo per la mente.

Dalla superficie immobile di putridi laghetti artificiali fino all’acqua in ebollizione del porto oppure nelle pozzanghere provvisorie, create da allagamenti inaspettati in un clima in continua trasformazione, mi sembra possa riemergere il senso della nostra spiritualità, insieme allo smarrimento per aver utilizzato la scienza e la tecnologia con l’unico scopo di dominare la Natura, privandola del suo carattere di sacralità, favorendo il dilagare di un’economia perversa basata sull’illusione della crescita illimitata e sulla caotica, sconsiderata distruzione della vita sulla Terra.

Valter Sambucini