Memorie nel corpo fluido, virtuale e speculare

Una superficie speculare diventa magica invece quando è interpretata come un portale, un possibile passaggio verso un universo alternativo; l’accesso ad un potere divinatorio, oppure può venir semplicemente intesa “luogo” di duplicazione invertita della realtà, di inganno visivo totale, quello che Foucault chiamò uno spazio eterotopico.

Ma in questo mondo altro Lewis Carroll, scrittore ma anche matematico, logico e fotografo, descrisse un celebre viaggio fra senso e nonsenso, tra realtà e sogno, tra invenzione e riflessione. Lo specchio dell’anima come come metafora dell’occhio e della vista, è quindi anche strumento di conoscenza del mondo esteriore ed interiore, si trovano spesso concetti legati all’antica iconografia della Verità e della Prudenza, rappresentata nell’atto di tenere in mano uno specchio e contemplarlo … Questo periodo di forzata clausura mi ha portato a fare delle riflessioni su me stesso e sulla precarietà del tempo attraverso la macchina fotografica, mio strumento preferenziale di ricerca.

Valter Sambucini